Desidero partire da un concetto importante, poiché vedo che nel nostro settore stanno nascendo corsi di ogni genere che pretendono di trasformare un’estetista in un commercialista in erba.
Non credo sia utile riempirti la testa di nozioni estremamente tecniche che, per essere comprese a pieno, richiedono competenze importanti che chiaramente non possiedi e che, soprattutto, non hai il tempo (e la voglia?) di acquisire.
Un corso di qualche mese non è in grado di dartele (ci sarà un motivo per cui una laurea magistrale o specialistica in economia si consegue dopo anni di studi e il superamento di numerosi esami!), mentre puoi acquisire competenze e strumenti utili a monitorare e gestire in modo semplificato la tua azienda. Il resto lo dovrà fare il tuo commercialista.
Partiamo dal concetto che se devi misurare qualcosa devi farlo attraverso i numeri, pertanto, dato che ogni aspetto della tua attività dovrà essere calcolato, dovrai trasformare tutto in numero.
Niente paura! Non è così difficile, basta capire il meccanismo
La domanda che in genere mi fanno i clienti quando arriviamo a questo punto è:” Ma cosa ci faccio con questi dati una volta che li ho raccolti?”
I dati in sé sono importanti per avere un quadro generale, ma è ovvio che da soli non bastano: bisogna applicarli alla tua attività affinché anche tu possa utilizzarli a tuo vantaggio.
Comprendere lo stato di salute di un’azienda è fondamentale sia per gli imprenditori che per i loro dipendenti.
I numeri o le percentuali dovranno essere messi in rapporto al passato e/o agli obiettivi che avrai stabilito per capire se li stai raggiungendo, se stai andando nella direzione opposta, o se qualcosa (e cosa) ostacola il tuo percorso. In questo caso si dovrà correggere il tiro.
Analizzando le informazioni raccolte puoi conoscere la salute della tua attività e trasformare i dati in azioni.. vantaggiose.
Andiamo per gradi, troppe informazioni insieme rischiano di confonderti, cominciamo a parlare di questi famosi dati.
Gli indicatori di prestazione, chiamati KPI (Key Performance Indicators), misurano il successo di un’azienda rispetto a una serie obiettivi.
I KPI sono un’infinità, primari e secondari, e variano da settore a settore.
I principali sono:
FINANZIARI: per controllare l’aspetto economico (utile, ricavi, spese, ecc).
INCENTRATI SUL CLIENTE: concentrati sull’efficienza, soddisfazione e fidelizzazione della clientela.
INCENTRATI SUI PROCESSI: mirano a misurare e monitorare le prestazioni operative in tutta l’organizzazione.
DI MARKETING: riguarda tutta le azioni di promozione del tuo brand, dei tuoi prodotti e servizi, on-line e off-line
Oggi vediamo gli indicatori chiave di prestazione legati ai dati finanziari, che, come ho scritto prima, si concentrano tipicamente sui ricavi e sui margini di profitto, ma non solo.
I numeri non sono la mia passione, ma ogni imprenditore degno di questo nome gestire l’area finanziaria con competenza. Utilizzare il semplice istinto nel caso migliore lascia che l’attività sopravviva per inerzia, nel peggiore che affondi per incompetenza .
Vediamo gli indicatori principali a cui devi prestare attenzione:
MARGINE NETTO: la più veritiera tra le misurazioni basate sul profitto, rappresenta l’importo delle entrate che rimane, come profitto per un determinato periodo, dopo aver contabilizzato tutte le spese, le tasse e gli interessi dell’azienda per lo stesso periodo. In sostanza indica quanto di ogni euro guadagnato dall’azienda si traduce in profitti, cioè quanto sia efficiente un’azienda nel generare profitti rispetto alle sue entrate. Il margine di profitto netto si riflette sulla redditività di un’azienda e mostra quanto velocemente l’azienda può crescere in una prospettiva a lungo termine.
Margine netto = profitto netto / ricavo
Vediamo un esempio ipotetico: se il margine di profitto netto standard per una profumeria media è del 50%, chiunque abbia una profumeria sa che deve lavorare per raggiungere o superare quella cifra se desidera rimanere competitiva.
MARGINE DI PROFITTO LORDO: misura la percentuale di denaro rimasto dalle entrate dopo aver contabilizzato il costo dei prodotti venduti. Questa metrica è un ottimo indicatore della salute finanziaria di un’azienda, poiché indica se un’azienda è in grado di pagare le proprie spese operative pur disponendo di fondi per la crescita.
Di solito, le organizzazioni hanno un margine di profitto lordo relativamente stabile, a meno che non abbiano apportato modifiche drastiche ai costi di produzione o abbiano subito un cambiamento nelle politiche dei prezzi.
Calcolato come: costi delle merci vendute/ricavi
RAPPORTO CORRENTE: si concentra in gran parte sulla liquidità e può essere calcolato dividendo le attività correnti di un’azienda per i suoi debiti correnti.
Un’azienda finanziariamente sana in genere dispone di liquidità sufficiente per far fronte ai propri obblighi finanziari per un periodo di 12 mesi.
CAPITALE CIRCOLANTE: è il denaro immediatamente disponibile.
Analizza la salute finanziaria leggendo le attività disponibili che soddisfano le passività finanziarie a breve termine. Il capitale circolante, calcolato sottraendo le passività correnti dalle attività correnti, include attività come disponibilità liquide, investimenti a breve termine e crediti.
Il Capitale Circolante si calcola sottraendo le passività correnti (obbligazioni finanziarie, cioè debiti) dalle attività correnti (risorse con valore monetario, cioè le tue entrate).
CREDITI ESIGIBILI: aiuta a stimare il reddito imminente e calcolare i giorni medi del debitore, mostrando quanto tempo impiega il tuo cliente medio per ripagare il proprio debito.
Una metrica di crediti correnti elevata potrebbe indicare che un’azienda non è in grado di trattare con debitori a lungo termine e quindi di perdere denaro.
Nella tua realtà specifica, se non gestisci correttamente le modalità di pagamento dei tuoi clienti, se fai troppo spesso credito, se lasci aperti pacchetti a lungo, rischi di avere tante ipotesi di guadagno ma realizzare poco nella realtà. In sostanza stai regalando sodi a tasso zero ai tuoi clienti!
VARIANZA DI BILANCIO: che indica come variano i budget previsti rispetto ai totali di budget effettivi. La metrica viene utilizzata per valutare se l’importo preventivato o previsto delle spese o delle entrate soddisfa le aspettative.
Una variazione minima del budget indica che le spese effettive sono uguali o inferiori a quelle previste o che le entrate sono superiori a quanto previsto. Una variazione significativa nei budget è solitamente causata da previsioni troppo ottimistiche o decisioni sbagliate.
RAPPORTO DEBITO/PATRIMONIO NETTO: mostra l’efficacia con cui un’azienda utilizza gli investimenti degli azionisti. Un elevato rapporto debito/patrimonio indica che un’organizzazione sta perdendo investimenti e accumulando debiti invece di generare nuovi profitti dagli investimenti.
FATTURATO DELL’INVENTARIO: Il KPI del fatturato dell’inventario indica l’efficienza con cui un’azienda vende e sostituisce i prodotti stoccati in magazzino durante un determinato periodo di tempo. Quindi riflette la capacità di un’organizzazione di generare vendite e rifornire rapidamente le scorte.
In realtà sono molti i dati che puoi misurare i quest’area come ad esempio la redditività (quanto guadagni dalla vendita dei prodotti) e il tempo di stoccaggio o indice di rotazione (analizza la capacità di gestire la rotazione delle scorte, ovvero di ottimizzare il livello di giacenze di magazzino rispetto ai consumi, ovviamente, che vendi poco, quindi o aumenti le vendite o riduci gli acquisti), il dead stock, ovvero la misurazione del livello raggiunto dalle scorte rispetto ai consumi, per rilevare la presenza di giacenze sovradimensionate, l’analisi ABC, che analizza i movimenti di ogni singolo prodotto.
TEMPO: questa metrica viene spesso sottovalutata, ma ricordati che il tempo è denaro. Ogni minuto in cui tu o i tuoi collaboratori non producete è un costo!
Non devono esistere tempi morti, perché penalizzano la tua attività. Devi essere sempre in grado di capire dove si verificano questi vuoti e porvi rimedio
Come ho scritto all’inizio le metriche possono essere infinite.
L’obiettivo è darti una panoramica generale, che non si addentri, per quanto possibile, in argomenti troppo tecnici.
Durante i nostri corsi sviluppiamo gradualmente ogni indicatore per ottenere una gestione aziendale semplificata efficace, tramite lezioni ed esercizi pratici.
Ciò che sembrava impossibile diventa finalmente realizzabile 😃
Nel prossimo articolo vedremo quali sono i KPI incentrati sul Cliente.
👍 SEGUICI!
Chiara
E tu cosa ne pensi? Hai qualche domanda specifica su questo o altri argomenti?
Scrivi nei commenti qui sotto, sarà un piacere risponderti. Grazie!
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