Prevenire e gestire i problemi con le dipendenti

Se hai difficoltà nel gestire il rapporto con i tuoi dipendenti è probabile che non siano state chiarite le linee guida operative, o, se ci sono, che non siano corrette o sufficienti.

Nell’articolo precedente abbiamo parlato di alcuni problemi che possono insorgere a causa di una gestione dei dipendenti non ottimale.

Vediamo come prevenirli e gestirli.

Pianificazione

Il lavoro va sempre programmato e organizzato, l’approssimazione non va d’accordo con la buona operatività e non produce i risultati positivi.

In fase di assunzione devi assegnare delle mansioni specifiche ai tuoi collaboratori, non puoi pensare che da soli sappiano sempre cosa e come fare, e soprattutto cosa tu vuoi da loro.

Se non l’hai fatto prima fallo adesso, specificando cosa e come devono portare avanti i loro compiti. Per “come” intendo non solo le modalità ma anche la tempistica, che sia umana (non sono macchine) e accettabile.

Stabilisci ogni step, meglio se scrivi tutto, e poi, in riunione (ne parliamo tra poco), affronti l’argomento,

Cerca di non dare nulla per scontato, ciò che per te è ovvio può non esserlo per altri.

Non pensare di trovare il tuo alter ego perfetto, perché non è possibile.

Ricorda che la tua dipendente non deve essere la tua “compagna di merende” ma qualcuno che lavora per te. 

Se non ha il tuo stesso umorismo, pazienza! La cosa importante è che sia la professionista di cui hai bisogno.

Le riunioni

Per fare questo organizza delle riunioni periodiche in cui rivedi e perfezioni sia l’operatività che eventuali problemi emersi, soluzioni attuate e da attuare (ne abbiamo parlato qualche tempo fa in un altro articolo ).

Una volta terminata la riunione stila un verbale di quanto è stato deciso e firmatelo tutti per presa visione.

Perché un domani qualcuno non dica “io non c’ero, e se c’ero dormivo!”

Le regole

Senza regole non c’è gestione, ma si lavora per inerzia a casaccio.

E soprattutto, se non dai delle direttive precise non puoi lamentarti che il lavoro non venga svolto come desideri.

Puntualizzo una cosa: cerca di non pretendere l’impossibile dai tuoi collaboratori e mettili in grado di raggiungere gli obiettivi che fissi. Ho visto titolari arrabbiarsi con le dipendenti che non sapevano effettuare trattamenti che nessuno gli aveva mai insegnato né mostrato.

Vuoi che sia anche una buona commerciale? Saper vendere non è da tutti, penso tu lo sappia, c’è chi è più timido, chi ha mille schemi mentali da cui non riesce ad uscire, chi si fa mille problemi nel proporre un acquisto perché già ha deciso che la cliente non accetterà.

Non è impossibile imparare, ma certamente non è facile né rapido, e non è pensabile che, insegnando la formuletta magica (alias “disco vendita”) in pochi giorni una persona cambi carattere, atteggiamento e mentalità.

Perché ti dico questo? Perché non puoi costringere una persona ad andare contro natura, non sarebbe semplice nemmeno per te. 

Se hai delle persone più qualificate o propense alla vendita affida a loro la parte commerciale, risparmierai tempo e soldi. Se invece hai deciso che assolutamente vuoi formare alla vendita tutto il personale senza esclusioni, metti in conto tutte le difficoltà che incontrerete entrambe. 

Non è solo dando l’incentivo che la trasformerai, te lo assicuro.

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Dai il buon esempio

Sembra ovvio ma non lo è.

Lamentarsi perché le collaboratrici sono poco sorridenti o cortesi se tu sei la prima a inveire contro tutti e tutto, clienti comprese, non è proprio il migliore modello da emulare da offrire.

Ci saranno sempre giornate di tensione, faticose, troppo piene o troppo vuote, che vanno storte da quando alzi la saracinesca fino a sera, ma ce ne saranno anche molte altre, spero sempre di più, in cui il sorriso ti resta stampato sulla faccia, e soprattutto, lo porti nel cuore.

Il nostro lavoro è duro, stancante, ma è anche splendido.

Se lo fai con amore riuscirai a trasferire la tua passione a chi lavora accanto a te (oltre alle clienti) e sarai meravigliosamente contagiosa.

In uno dei prossimi articoli parleremo di come gestire il lavoro di squadra.

E se lei se ne va e mi lascia a piedi?

La porta è aperta, avanti un altro!

Questi ricattini subdoli lasciano il tempo che trovano, se così dovesse essere sappi che ti stai liberando di una marea di problemi che presto o tardi sarebbero emersi comunque. 

Quindi festeggia e comincia a cercare la sostituta.

Ma prima di arrivare a questo punto, devi chiederti se è davvero tutta colpa sua se il vostro rapporto non funziona.

E allora cosa faccio?

Lo vedremo nel prossimo articolo, seguimi e vedrai!

E tu cosa ne pensi? Hai qualche domanda specifica su questo o altri argomenti? Scrivi nei commenti qui sotto, sarà un piacere risponderti. Grazie!

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Immagine: https://it.freepik.com/

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